Differenza tra input e output

Navigando su Internet si sente spesso parlare di input e di output. Ma qual è la differenza tra input e output?

Indice

Che cos’è una periferica?

Prima di capire che cosa si intende per input e output bisogna anzitutto chiarire che cosa si intende per periferica. In informatica, un’unità periferica, detta comunemente soltanto periferica, indica un qualsiasi dispositivo hardware facente parte di un sistema di elaborazione elettronico che funziona sotto il diretto controllo di un’unità centrale alla quale la periferica viene collegata. In altre parole, una periferica non è altro che un dispositivo accessorio utilizzato per mettere e/o per ottenere informazioni da un qualsiasi sistema di elaborazione elettronico, come ad esempio da un computer.

Una periferica viene collegata alle altre componenti hardware del computer o via cavo o via wireless (si pronuncia uàirless, letteralmente senza fili) e viene controllata dal sistema operativo attraverso un driver (si pronuncia dràiver) ed un controller di periferica. Lo scopo di una qualunque periferica è quello di interfacciarsi con la CPU che, a sua volta, ha il fondamentale compito di dirigere ed eseguire tutte le funzioni del computer.

Una volta chiarito che cos’è una periferica è possibile subito capire che ogni periferica esistente può essere o di ingresso, o di uscita, o ausiliaria al funzionamento interno del sistema di elaborazione elettronico. In genere, comunque, quando si parla di computer è possibile distinguere fra tre principali tipologie di periferiche:

  • le periferiche di input, anche dette periferiche di ingresso, ossia tutte quelle periferiche che interagiscono o inviano dei dati dall’utente alla memoria centrale del computer. Tra le periferiche di input più diffuse è possibile trovare la tastiera, il mouse, il touchpad (si pronuncia tàchpad), lo scanner, il microfono e la webcam (si pronuncia uebcàm);
  • le periferiche di output (si pronuncia àutput), anche dette periferiche di uscita, ossia tutte quelle periferiche che servono per comunicare con l’utente fornendo a quest’ultimo dei dati in uscita dalla memoria centrale del computer. Le periferiche di output più conosciute sono il monitor, la stampante, i diffusori per l’audio – cioè gli altoparlanti – e le comuni cuffie;
  • le periferiche di input/output, anche dette periferiche di ingresso/uscita o semplicemente periferiche di I/O, ossia tutte quelle periferiche che immettono e ricevono dei dati nella memoria centrale del computer, assolvendo così sia alla funzione di input che alla funzione di output. Ad esempio il modem, la scheda video, la chiavetta USB o lo schermo touchscreen (si pronuncia tàchscriin) di un tablet o di uno smartphone sono tutte periferiche di input/output che, in un unico dispositivo, permettono di utilizzare sia la funzione di input che quella di output.

Oltre che come input, output, o input/output le periferiche possono essere distinte anche come periferiche interne, periferiche esterne, periferiche locali e periferiche remote.

Tieni inoltre presente che le periferiche di input e output possono anche essere chiamate, rispettivamente, dispositivi di input e dispositivi di output.
Differenza tra input e output

Ecco alcuni tipi di dispositivi di input, di output e di input/output.

Differenza tra input e output

Dopo aver chiarito qual è la differenza tra periferiche di input e di output è ora giunto il momento di spiegare meglio il significato dei termini input e output. Nel mondo dell’informatica e della tecnologia, i termini “input” e “output” rappresentano due concetti fondamentali che descrivono il flusso di informazioni tra un sistema e l’ambiente in cui si trova tale sistema. Sia che si tratti di un computer, di un dispositivo elettronico o anche di un processo biologico, comprendere la differenza tra input e output è cruciale per capire come le informazioni vengono elaborate e trasformate.

Cosa significa input

In generale, l’input è qualsiasi tipo di informazione che viene inserita in un sistema per essere poi elaborata. L’informazione può provenire da diverse fonti, come un utente, un sensore, un dispositivo di memorizzazione o anche da un’altra parte del sistema stesso. A seconda del tipo di sistema coinvolto, l’input può assumere diverse forme, ovvero testo, numeri, immagini, suoni o anche semplici segnali elettrici.

Cosa significa output

L’output rappresenta il risultato o la risposta che un certo sistema restituisce dopo aver elaborato l’input. In altre parole, l’output è il risultato della manipolazione delle informazioni ricevute come input in base alle istruzioni o agli algoritmi che si trovano in quel sistema. Pure l’output, proprio come avviene con l’input, può assumere diverse forme a seconda del contesto in cui ci si trova, ovvero testo, numeri, immagini, suoni o anche semplici segnali elettrici.

Input e output: esempi

La principale differenza tra input e output risiede, in sostanza, nel modo in cui viaggiano le informazioni. L’input rappresenta l’ingresso delle informazioni nel sistema, ovvero quando le informazioni esterne vengono acquisite dal sistema per essere poi elaborate. L’output, invece, rappresenta l’uscita delle informazioni dal sistema, ovvero quando le informazioni ricevute come input vengono elaborate sotto forma di dati di output per essere poi restituiti all’ambiente circostante o all’utente che ne ha fatto richiesta.

Per comprendere meglio quali sono i dispositivi di input e di output prendiamo ad esempio un computer. Quando una persona digita sulla tastiera di un computer, l’input che si sta inserendo nel PC non consiste altro che nei tasti premuti e negli impulsi elettrici generati dai tasti della tastiera. Questi segnali vengono quindi trasmessi al processore del computer dove vengono poi elaborati secondo le istruzioni del sistema operativo e dei programmi in esecuzione.

L’output, invece, può essere visualizzato direttamente sullo schermo del PC sotto forma di testo o di immagini ma, a seconda dei casi, può essere restituito anche sotto forma di suoni tramite dei dispositivi audio esterni come degli altoparlanti o delle cuffie.

È importante notare che il processo di input e di output può essere pure bidirezionale e continuo. Molti sistemi, come quelli interattivi, possono richiedere infatti un flusso costante di informazioni in input per produrre in output dei risultati in tempo reale. Ad esempio, un assistente virtuale – come Siri o Alexa – è in grado di ricevere costantemente l’input vocale dell’utente per elaborarlo e per generare una risposta in modo tale da restituirla sotto forma di segnale sonoro attraverso degli appositi altoparlanti.

Conclusioni

Capire cosa si intende per input e cosa si intende per output è fondamentale per comprendere come le informazioni vengono elaborate e trasformate in un certo sistema. L’input non è dato altro che dalle informazioni acquisite dal sistema in questione, mentre l’output è il risultato o la risposta generata dal sistema stesso in base all’input ricevuto. Questo concetto si applica in diversi campi, dall’informatica alla biologia e all’economia, sottolineando l’importanza di comprendere come viaggia il flusso di informazioni in un sistema complesso.

Arrivati comunque a questo punto dovresti aver finalmente capito qual è la differenza tra input e output.