Non sai se è meglio Intel o AMD e quindi vorresti sapere quale processore comprare? Allora sappi che sei capitato nel posto giusto poiché in questo articolo andrò proprio a spiegarti come scegliere un processore.
Indice
Come scegliere un processore
Prima di tutto devi sapere che il processore è l’elemento più importante da valutare quando si sta per acquistare un computer.
Questo poiché il processore, chiamato anche CPU – dall’acronimo inglese di central processing unit –, è l’unità di elaborazione centrale appunto perché coordina in maniera centralizzata tutte le altre unità di elaborazione presenti che si trovano sia sulle periferiche esterne, come ad esempio sulla tastiera o sul mouse, sia sulle schede elettroniche interne quali, ad esempio, la scheda audio, la scheda video e la scheda di rete.
In aggiunta a fare questo, una CPU normalmente esegue però anche le istruzioni dei programmi, i quali vengono a loro volta “traslocati” dalla memoria secondaria, cioè dall’hard disk, alla più veloce memoria principale, chiamata anche memoria primaria o semplicemente RAM.
Che differenza c’è tra un processore di fascia media e uno di fascia alta?
Le differenze principali si trovano nelle prestazioni complessive, che dipendono da molteplici fattori interconnessi tra loro.
Un processore di fascia alta si distingue innanzitutto per una maggiore frequenza di clock e delle migliori capacità di boost (si pronuncia bust), arrivando oggi a superare anche i 6 GHz in alcuni modelli.
Questi processori offrono inoltre un maggior numero di core e di thread, spesso implementando architetture ibride che combinano dei core ad alte prestazioni con dei core efficienti dal punto di vista energetico.
La cache è più ampia e veloce, e c’è il pieno supporto alle ultime tecnologie come il PCIe 5.0 e le DDR5.
L’efficienza energetica e le capacità di overclocking sono altri aspetti in cui i processori di fascia alta eccellono, offrendo una maggiore flessibilità agli utenti più esigenti.
Che cos’è il clock?
In elettronica il termine clock indica un segnale periodico che viene utilizzato per sincronizzare il funzionamento dei diversi dispositivi elettronici digitali.
La velocità o frequenza di questo clock rappresenta il numero di cicli che il processore è in grado di eseguire in un secondo.
Nei processori moderni, questo concetto si è evoluto notevolmente: non abbiamo più solo una frequenza base, che rappresenta la velocità minima garantita, ma anche una frequenza boost, ovvero la velocità massima raggiungibile da uno o più core del processore in determinate condizioni.
Tecnologie come la Intel Turbo Boost o la AMD Precision Boost gestiscono dinamicamente queste frequenze per ottimizzare le prestazioni e l’efficienza.
Oggi la maggior parte dei processori opera fra i 3,5 GHz e gli oltre 6 GHz in boost, ma è importante sottolineare che il clock da solo non determina le prestazioni: fondamentale è anche l’IPC, ovvero quante istruzioni il processore riesce ad eseguire per ogni ciclo di clock.
Che cos’è la cache?
Per ridurre il tempo medio di accesso alla memoria RAM, sui processori è presente anche una piccola quantità di memoria temporanea molto veloce che prende il nome di cache (si pronuncia cash) della quale, a seconda del tipo di processore in questione, è possibile trovarne due o tre livelli:
- la memoria cache L1 (o di primo livello) è la più veloce ed è dedicata a ogni core, con dimensioni tipiche tra i 32 e i 64 kilobyte per core;
- la memoria cache L2 (o di secondo livello) è più grande ma leggermente più lenta, attestandosi tra i 512 kB e i 2 MB per core;
- la memoria cache L3 (o di terzo livello) è condivisa fra tutti i core e può raggiungere delle dimensioni considerevoli, fino a 32 MB o anche più.
AMD ha recentemente innovato questo campo con la tecnologia V-Cache, che può aumentare significativamente la cache L3 fino a 144 MB in alcuni modelli, risultando particolarmente vantaggiosa nelle applicazioni gaming.
Le architetture moderne dei processori
I processori moderni utilizzano tutti l’architettura x86-64, che garantisce il supporto all’elaborazione a 64 bit, un set di istruzioni avanzate, la virtualizzazione hardware e delle tecnologie di sicurezza integrate.
Questa base comune permette di avere un’eccellente compatibilità software mantenendo al contempo la possibilità di implementare delle innovazioni specifiche per ogni produttore.
L’architettura moderna dei processori ha subito una notevole evoluzione negli ultimi anni. Intel ha introdotto un design ibrido che combina dei P-core (Performance-core) ed E-core (Efficient-core).
I P-core sono ottimizzati per le massime prestazioni, mentre gli E-core privilegiano l’efficienza energetica. Il Thread Director gestisce intelligentemente l’assegnazione dei compiti ai core più appropriati.
AMD ha invece mantenuto un design più tradizionale con dei core uniformi, ma ha innovato introducendo la tecnologia V-Cache, particolarmente efficace nel gaming e nelle applicazioni che beneficiano di una grande cache.
Entrambi i produttori implementano delle tecnologie di multithreading per gestire più thread per core, ottimizzando così l’utilizzo delle risorse disponibili.
Quale socket acquistare
Il panorama dei socket attuali vede due protagonisti principali. AMD utilizza il socket AM5 per i processori Ryzen, che supporta nativamente la memoria DDR5 e lo standard PCIe 5.0.
Intel invece adotta il socket LGA 1700 per i processori di ultima generazione, offrendo la flessibilità di supportare sia le DDR4 che le DDR5 a seconda della scheda madre scelta, oltre al supporto del PCIe 5.0.
Intel o AMD, quale processore comprare?
La scelta tra Intel e AMD dipende da numerosi fattori che vanno considerati attentamente.
Nel gaming, Intel tende a eccellere nelle prestazioni a thread singolo, mentre AMD offre dei vantaggi significativi con la sua tecnologia V-Cache in determinati titoli.
Entrambi i produttori garantiscono comunque delle prestazioni gaming eccellenti.
Per quanto riguarda le prestazioni multithread, AMD ha tradizionalmente offerto un maggior numero di core e di thread a parità di prezzo, ma Intel ha recuperato terreno grazie al suo design ibrido che offre un ottimo bilanciamento tra prestazioni ed efficienza.
Sul fronte dell’efficienza energetica, AMD mantiene generalmente un vantaggio, anche se Intel ha fatto notevoli progressi grazie all’introduzione del design ibrido.
Il rapporto prezzo-prestazioni vede AMD molto competitiva in tutte le fasce di prezzo, mentre Intel offre delle opzioni particolarmente interessanti nella fascia media.
La scelta finale dipenderà dall’uso previsto, dal budget disponibile e dalle preferenze personali.
Va sottolineato che entrambi i produttori offrono eccellenti processori moderni con ottime prestazioni, quindi in ogni caso è difficile fare una scelta sbagliata.
Per conoscere le caratteristiche del proprio processore attuale, insieme a quelle della scheda madre, della memoria RAM e della scheda video, è possibile utilizzare dei programmi gratuiti come CPU-Z o HWiNFO.
Arrivati dunque a questo punto spero che tu ora abbia le idee un po’ meno confuse rispetto a prima e che quindi adesso tu sia in grado di sapere quale processore acquistare, a prescindere dal fatto se questo sia Intel o AMD.